sabato 31 ottobre 2009

Spin Doctoring - "Lezione 1"

Avete mai sentito parlare di Spin Doctoring? Quando si parla di spin-doctoring, si intende quell'attività esercitata dai politici, generalmente attraverso dei consulenti comunicatori esperti, «che consiste nel comunicare le cose in modo favorevole a sè stessi e cercando di nuocere ai propri avversari, "dando l'effetto" alle informazioni, come si "dà l'effetto" alla palla nel tennis, nel ping-pong o anche nel calcio, dovunque ci sia una palla (il verbo inglese to spin deriva comunque dal cricket)».

La citazione è tratta da pagina 28 del libro di Giancarlo Bosetti "Spin. trucchi e tele-imbrogli della politica", testo che la dice lunga sui trucchi e gli imbrogli della politica in televisione e non solo. Una vera e propria "piccola Bibbia" per imparare ad essere elettori disincantati e, all'occasione, anche buoni comunicatori.

Tante sono "le strade" dello spin-doctoring e tanti saranno i post di questa nuova categoria del mio blog dal titolo "Spin Doctoring - Lezione...", che cercherà di spiegare passo dopo passo, quando possibile anche con degli esempi, questo fenomeno tutt'altro che sporadico.

La televisione può anche mentire. Si dice sempre che l'immagine non mente, ma ogni volta che si dice questa frase ci si dimentica due aspetti molto importanti: dietro la cinepresa c'è un operatore che decide cosa riprendere; e dall'altra parte c'è sempre qualcuno in grado di "mostrare solo ciò che vuole farci vedere", raccontando così la storia che ci vuole raccontare.

giovedì 29 ottobre 2009

La "Videopolitica" di Mattino 5...Guardate un pò questo video..

Il 15 ottobre Mattino 5 fa uno scoop che non dimenticherà facilemente. Il giudice Mesiano, "quello che ha fatto condannare la Fininvest", viene seguito per le vie di Milano e trattato come se fosse un percioloso criminale. Peccato che di criminoso non ci sia nulla in questo video, se non l'uso indiscriminato e scandaloso dei mezzi di comunicazione da parte di Mediaset, nello specifico da Mattino 5 e dal suo conduttore Claudio Brachino.

La Videopolitica della nuova era mediatica ha colpito ancora una volta...ma la nave che affonda non è quella del "nemico", ma degli stessi che hanno messo a colpo il segno.

Prima di tutto la scarsa credibilità di un servizio del genere si spiega da sè: non c'è notizia, e soprattutto non c'è scoop.

Ancora più importanti le reazioni dell'Associazione Nazionale dei Magistrati (Anm), della Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) e del Garante della Privacy, che dal momento della segnalazione della Anm ha preso in esame la possibilità di aprire un'istrittuoria.

Capisco che si tratti di una rete Mediaset, ma, a prescindere dal proprio voto politico, la stampa non dovrebbe essere superpartes? La risposta è semplice..la "Videopolitica" di Mattino 5 parla da sè.

venerdì 23 ottobre 2009

In America la Videopolitica diventa "guerra mediatica"



1'29'' per spiegare in poche parole una lotta che in America va avanti da quando Obama si è insediato alla Casa Bianca, e trova le sue radici addirittura nella campagna elettorale. La polemica tra il Presidente e il canale Fox News, di proprietà del noto editore Rupert Murdoch, ha assunto nei giorni scorsi proporzioni senza precedenti.

Fox News non sembra essere più un legittimo organo di informazione agli occhi della attuale Amministrazione Americana, ma un partito vero e proprio. Ad essere più precisi, un partito di opposizione.

Maestri della comunicazione politica, gli americani questa volta sembrano dover fare i conti con una televisione "capricciosa", alla prese con i peggiori difetti della Videopolitica: Glenn Beck definisce Obama un «razzista» e ha costretto alle dimissioni il consigliere per l'ambiente Van Jones, accusandolo di essere «un radicale anarco-comunista»; Sean Hannity, tratta i birthers, quelli che accusano il presidente di non essere nato in America, come se sostenessero un argomento serio e dignitoso.

Sembra quasi la tv del servizio pubblico italiano, con Vespa, Santoro e Floris che nei loro "salotti" fanno da grandi cerimonieri ad uno spettacolo politico fazioso e a tratti imbarazzante.

Obama parla di partito d'opposizione e di Guerra Mediatica, e ha tutte le ragioni per farlo. La televisione ha ormai uno strapotere tale da "uccidere" la vecchia e tradizionale politica. I poltici, da parte loro, consapevo di questo enorme cambiamento, cercano di cavalcare l'onda di questo nuovo "falso grande partito": la Tv, il più grande "partito" nell'era della Videopolitica.

giovedì 22 ottobre 2009

La Video Politica è anche musica...

Questo è un video trovato su Facebook e poi receuperato su You Tube. Ho sempre pensato di poter essere una persona obiettiva, e di riuscire a valutare se una cosa fosse buona o cattiva a prescindere che fosse di destra o di sinistra...Questa è la conferma. Ok ho riso anch'io quando ho visto questo video..ma poi ho pensato è giusto trasformare la politica in una cosa del genere? Non voglio difendere Silvio Berlusconi nè limitare la libertà di espressione dell'autore Tony Troja...Ma ho riflettuto su questo: la satira è una risposta ai problemi dell'Italia? Non credo nemmeno ci sia bisogno di rispondere.

Anche questa è videopolitica, e forse lo è nella sua forma più svilente della Politica, di quella con la P maiuscola, di quella che da anni ormai non vediamo più da nessuna parte, certamente non nei mezzi di comunicazione di massa come la Tv e i nuovi media.

sabato 10 ottobre 2009

Per meditare sulla coerenza...

Ho trovato questa notizia Asca spulciando in rete, e non ho potuto fare a meno di dedicarle un è post tutto suo; che grazie al titolo sta in piedi da sè e non ha bisogno di spiegazioni.

09-10-09
BERLUSCONI/BINDI: MELONI, MI SPIACE PER BATTUTA. IO NON L'AVREI FATTA

(ASCA) - Torino, 9 ott - ''Mi spiace per la battuta del presidente Berlusconi nei confronti dell'onorevole Bindi, io non l'avrei fatta''. Lo ha spiegato il ministro della Gioventu', Giorgia Meloni, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla polemica nata dopo le parole di Berlusconi sulla Bindi. ''Ma a Livia Turco e alle altre che chiedono solidarieta' da noi ministre di destra rispondo che quando qualcuno in passato ha detto che le donne di destra hanno un rapporto 'orizzontale' con la politica, o quando sono stato definita da Giorgio Bocca sull'Espresso 'una gallinella del potere', o tutte le altre volte che siamo state insultate con epiteti indegni, non abbiamo mai sentito una parola di solidarieta' dalle esponenti del centrosinistra. Come nessuno - ha concluso Meloni - ha mai pensato di esprimere solidarieta' al presidente Berlusconi di fronte ad accuse ben piu' gravi della scarsa intelligenza. Come al solito la sinistra usa due pesi e due misure che denotano la poca onesta' intellettuale di certa parte politica''.

venerdì 9 ottobre 2009

La Videopolitica è anche satira

Nella puntata di ieri sera di Anno Zero il finale scoppiettante di Vauro con le sue vignette satiriche mi ha fatto un pò pensare. Anzi, pensa che ti ripensa e mi è venuta in mente la querelle tra Rosi Bindi e il Ministro Alfano a Porta a Porta, nella puntata di mercoledì sera. (vedi il post precedente: Cattiva Maestra Televisione).
E qual'è stato il prodotto finale di questa riflessione? Beh, idee politiche a parte, mi sono domandato: perchè le offese alla più alte cariche dello stato dovrebbero fare così scalpore solo quando è Silvio Berlusconi a "farsele scappare di bocca"? Perchè Vauro con le sue vignette satiriche ad Anno Zero può "colpire duro sul premier"e su chi lo rappresenta, e persino sul Presidente della Repubblica senza che nessuno si alzi a "sbraitare"?
Ah è vero...anche la satira è Videopolitica...e sappiamo già come funziona la Videopolitica. Dunque Lodo a te Vauro!..ops...lode a te!

giovedì 8 ottobre 2009

Cattiva Maestra Televisione

«“Prima dell’uso, leggere accuratamente le istruzioni”, come scrivono sulle confezioni di farmaci, sulle quali è frequente anche la indicazione che Popper avrebbe volentieri fatto incidere su tutti i televisori: “Tenere fuori dalla portata dei bambini”.» Così Giancarlo Bosetti introduce l’opinione che il filosofo Karl Popper ha della televisione. E se devo essere sincero, anche se per un tele-dipendente come me fa male ammetterlo, concordo in pieno.

Secondo Popper i produttori di tv, senza nemmeno saperlo, hanno messo su un gigantesco asilo, il più importante e influente di tutti gli asili e le scuole del mondo. Ma pericolosissimo. I bambini sono come “spugne” e assorbono tutto quello che sta loro attorno. E cosa assorbono oggi? La televisione; sempre più spesso una “maestra”, una “cattiva maestra”. Una riflessione sociologica? Si, ma anche politica. «La democrazia consiste nel mettere sotto controllo il potere politico. È questa la sua caratteristica essenziale. Non ci dovrebbe essere alcun potere politico incontrollato in una democrazia. Ora, è accaduto che questa televisione sia diventata un potere politico colossale […] Essa è diventata un potere troppo grande per la democrazia.» (Cattiva Maestra Televisione, Una patente per fare tv, pag. 80).


La televisione sarebbe dunque un pericoloso strumento di potere nelle mani dei politici, sempre più spesso protagonisti di uno spettacolo indecente che gli elettori-spettatori sono costretti a subire? Ebbene si. Non ci credete? Riguardatevi la puntata di Porta a Porta di ieri sera. E sono solo due minuti; pensate al resto: che spettacolo!

mercoledì 7 ottobre 2009

Che cos'è l'Altra Politica?

L’uomo è da sempre un animale sociale e politico. Con il crescere della complessità delle comunità in cui viveva e vive, anche il modo di comunicare e fare politica è cambiato. Nel passaggio dall’agorà greca ai mezzi di comunicazione di massa, soprattutto della televisione, l’universo della politica si è trasformato radicalmente, coinvolgendo tutti e gli attori protagonisti: i media, i politici, i cittadini-elettori.

E allora oggi che cos'è l'Altra Politica, che cos'è la Videopolitica?

Spettacolarizzazione, personalizzazione, reality show, candidature shock, gossip politico. Ecco i volti della videopolitica. Niente a che vedere con quella originaria forma di comunicazione politica televisiva genuina, come la ricorda chi ha visto le Tribune Politiche degli anni ’60, dove i protagonisti della politica erano messi alle strette da un giornalismo stile “watch dog” (cane da guardia) e costretti a mantenere il ruolo che avevano scelto, quello di rappresentanti dei cittadini.
Oggi in televisione la politica è fatta di altro. C’è addirittura una sovrapposizione tra il mondo della politica e quello dello spettacolo. Qualche esempio?
Nel 2004 l’ex Presidente della Camera Irene Pivetti ha condotto su Italia 1, insieme a Platinette, il reality show Bisturi! Nessuno è perfetto; nel 2008 il deputato del PD Vladimir Luxuria (ora ex deputato) ha partecipato e vinto al reality L’isola dei famosi; di recente vari personaggi noti dello spettacolo sono entrati nelle liste di partito, come Iva Zanicchi che milita nel PDL, e l’ex show girl Mara Carfagna, promossa a ministro.
Questa purtroppo è la videopolitica di oggi. Certamente più “video” che “politica”.