Il 9 Dicembre il Grande Oriente d’Italia scrive, per la seconda volta, al premier Silvio Berlusconi. La lettera è rivolta, come spiega il redattore Gioele Magaladi, non solo a lui ma anche a tutti gli italiani affinchè possano capire chi li guida che politico e persona sia.
Non serviva certo la massoneria per comprendere che il vecchio piduista e la politica sono proprio due cose distinte e separate e che assieme sono un cocktail di figure di merda indigesto pure agli americani, popolo che non va troppo per il sottile in cucina.
Squadra e compasso ammoniscono il compassato squadrista di Arcore, proprio ora che si avvicina la data del 14 Dicembre, come se fosse un bambino cattivo da mettere in riga, ricordandogli che il popolo italiano non è ingenuo e ha capito che l’immagine nel leader potente in patria e amato all’estero sono solo un mucchio di frottole. Per rimanere sempre in tema di geometria non siamo un paese di ottusi e quindi molto presto tracceremo una bella linea retta per cancellare il nome di Silvio Berlusconi.
Magaladi infatti spiega che secondo lui attraverso le carte pubblicate da Wikileaks gli Usa ci hanno mandato un messaggio chiaro, per loro infatti: “Berlusconi è un alleato infido e inaffidabile, lingua in bocca con l’altrettanto infido Gheddafi, con l’anti-israeliano Erdogan, con Putin”.
Rincarando la dose il framassone spiega che “non solo Berlusconi è infido e inaffidabile, ma anche incapace di governare, poco lucido, in cattive condizioni psico-fisiche e giunto ormai al capolinea. Perciò prima gli italiani lo mandano a casa, meglio è”.
Come se non bastasse il Libero muratore continua a infierire sull’Occupato palazzinaro per la scelta di aver fatto deferire ai probiviri gli onorevoli Granata, Briguglio e Bocchino ma soprattutto mettendo alla porta Fini il co-fondatore del Popolo delle Libertà “(quale libertà, quella di obbedire ciecamente alla tua dispotica, anti-democratica e illiberale persona?), [mettendo alla porta.] sia altri rappresentanti del popolo sovrano eletti senza vincolo di sudditanza/vassallaggio a te, ma obbligati a rispondere del loro operato solo agli italiani che li hanno votati”.
Nella lettera vengono attaccati anche gli amichetti di sinistra di Mr B.: “cari compagni Veltroni, D’Alema, Latorre e Renzi: basta con gli inciuci vecchi e nuovi. Cercate di non farci venire voglia di aprire armadi pieni di scheletri pericolosi, e lavorate con rigore e armonia alla rigenerazione civile del Paese.”
Per finire in grande stile il massone raccomanda al Cavaliere, di rimontare a cavallo di una più corretta politica, seguendo sei suggerimenti che, in stile crociate, gli vengono proposti. Questi trattano temi che sono un mix di politica e prostituzione (in alcuni passaggi non si capisce dove finisca la politica e inizi la prostituzione) tanto cari al nostro Squadrato di Arcore.
Non serviva certo la massoneria per comprendere che il vecchio piduista e la politica sono proprio due cose distinte e separate e che assieme sono un cocktail di figure di merda indigesto pure agli americani, popolo che non va troppo per il sottile in cucina.
Squadra e compasso ammoniscono il compassato squadrista di Arcore, proprio ora che si avvicina la data del 14 Dicembre, come se fosse un bambino cattivo da mettere in riga, ricordandogli che il popolo italiano non è ingenuo e ha capito che l’immagine nel leader potente in patria e amato all’estero sono solo un mucchio di frottole. Per rimanere sempre in tema di geometria non siamo un paese di ottusi e quindi molto presto tracceremo una bella linea retta per cancellare il nome di Silvio Berlusconi.
Magaladi infatti spiega che secondo lui attraverso le carte pubblicate da Wikileaks gli Usa ci hanno mandato un messaggio chiaro, per loro infatti: “Berlusconi è un alleato infido e inaffidabile, lingua in bocca con l’altrettanto infido Gheddafi, con l’anti-israeliano Erdogan, con Putin”.
Rincarando la dose il framassone spiega che “non solo Berlusconi è infido e inaffidabile, ma anche incapace di governare, poco lucido, in cattive condizioni psico-fisiche e giunto ormai al capolinea. Perciò prima gli italiani lo mandano a casa, meglio è”.
Come se non bastasse il Libero muratore continua a infierire sull’Occupato palazzinaro per la scelta di aver fatto deferire ai probiviri gli onorevoli Granata, Briguglio e Bocchino ma soprattutto mettendo alla porta Fini il co-fondatore del Popolo delle Libertà “(quale libertà, quella di obbedire ciecamente alla tua dispotica, anti-democratica e illiberale persona?), [mettendo alla porta.] sia altri rappresentanti del popolo sovrano eletti senza vincolo di sudditanza/vassallaggio a te, ma obbligati a rispondere del loro operato solo agli italiani che li hanno votati”.
Nella lettera vengono attaccati anche gli amichetti di sinistra di Mr B.: “cari compagni Veltroni, D’Alema, Latorre e Renzi: basta con gli inciuci vecchi e nuovi. Cercate di non farci venire voglia di aprire armadi pieni di scheletri pericolosi, e lavorate con rigore e armonia alla rigenerazione civile del Paese.”
Per finire in grande stile il massone raccomanda al Cavaliere, di rimontare a cavallo di una più corretta politica, seguendo sei suggerimenti che, in stile crociate, gli vengono proposti. Questi trattano temi che sono un mix di politica e prostituzione (in alcuni passaggi non si capisce dove finisca la politica e inizi la prostituzione) tanto cari al nostro Squadrato di Arcore.
Fernando Di Cristofaro
ottimo articolo, spero che questi articoli possano avere sempre più visibilità
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