Prima alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione, poi in visita in Israele a Betlemme nella Chiesa della Natività... questi i luoghi e le occasioni in cui il Premier Silvio Berlusconi si "lascia andare all'umorismo" e racconta due barzellette "a tema", per così dire: una sulla legge e su Gesù Cristo che mandato di nuovo sulla terra finisce condannato all'ergastolo prima perchè "è cambiato davvero tutto sulla terra: c'è la democrazia, la giustizia funziona, è stata perisno abolita la pena di morte!"; poi una sulla nascita di Gesù bambino e il desiderio di Maria di avere "una femminuccia".
Parti politiche a parte - consentitemi il gioco di parole - non sono molto convinto che in occasioni come queste l'ironia possa essere di casa, come si suol dire. Questa potrebbe essere una di quelle conseguenze di cui parlo spesso quando dico che la videopolitica è uno dei mali peggiori della politica italiana. Non sono uno di quei bacchettoni che non crede possibile scherzare durante un incontro diplomatico o in circostanze affini, credetemi, tuttavia credo si tratti di una questione di "tempismo" e di tematiche, scelte non azzeccate che invalidano la politica e i valori che essa dovrebbe rappresentare.
Questioni di punti di vista. E per quanto mi riguarda, riccorrendo a una espressione resa celebre da un personaggio storico della tv italiana: "Silvio, hai toppato!"
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