Italia Paese magico. Questo il succo di questo spot del Ministero del Turismo. La voce l'avrete senz'altro riconosciuta: è quella del Premier Silvio Berlusconi. Dopo esserci fatti conoscere nel mondo per l'emergenza spazzatura di Napoli, ora cerchiamo di promuoverci come Magica Italia.
Senza dubbio si tratta di una buona mossa sul piano del marketing territoriale: confezionare uno spot che vada in onda in tv e che parli del nostro Paese come una paese ancora da scoprire.
Forse un pò meno azzeccata la scelta dello speaker. Chi non apprrezza il Premier italiano potrebbe infatti finire con l'associare il suo scarso apprezzamento individuale con quello per le bellezze del Belpaese. Non ci hanno pensato probabilemente al Ministero del Turismo. E soprattutto non hanno pensato al fatto che ancora una volta ci saremmo trovati di fronte a una personalizzazione della politica. Una eccessiva personalizzazione, direi. Videopolitica docet.
Una cosa bisogna però riconoscerla al Premier: ci ha risparmiato il maccheronico tentativo di parlare un inglese che persino il meno poliglotta degli italiani avrebbe deriso. L'allusione, per chi non lo ricordasse, è all'analogo "macabro" messaggio personalistico - datato 2007 - che l'allora Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli rivolse ai turisti stranieri.
Senza dubbio si tratta di una buona mossa sul piano del marketing territoriale: confezionare uno spot che vada in onda in tv e che parli del nostro Paese come una paese ancora da scoprire.
Forse un pò meno azzeccata la scelta dello speaker. Chi non apprrezza il Premier italiano potrebbe infatti finire con l'associare il suo scarso apprezzamento individuale con quello per le bellezze del Belpaese. Non ci hanno pensato probabilemente al Ministero del Turismo. E soprattutto non hanno pensato al fatto che ancora una volta ci saremmo trovati di fronte a una personalizzazione della politica. Una eccessiva personalizzazione, direi. Videopolitica docet.
Una cosa bisogna però riconoscerla al Premier: ci ha risparmiato il maccheronico tentativo di parlare un inglese che persino il meno poliglotta degli italiani avrebbe deriso. L'allusione, per chi non lo ricordasse, è all'analogo "macabro" messaggio personalistico - datato 2007 - che l'allora Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli rivolse ai turisti stranieri.
Nessun commento:
Posta un commento